L’invasione degli Smombie

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Sapevamo che prima o poi sarebbero arrivati… abbiamo cercato di prepararci all’evenienza, ma è impossibile prevedere lo sviluppo di certi comportamenti umani. Ormai ci siamo, sono intorno a noi! Dappertutto, in ogni luogo, in qualsiasi orario, incuranti dei contesti e delle circostanze. Sono gli “smombie”, ovvero le persone che fissano il telefonino mentre camminano, mentre si spostano sui mezzi, mentre guidano! In realtà questa nuova specie si muove soprattutto a piedi sui marciapiedi, nelle corsie ciclabili, a bordo strada, sugli attraversamenti pedonali e non solo.

Hanno il loro amato oggetto fra le mani e non vedono altro. In un primo momento si potrebbe pensare che stiano ricevendo comunicazioni IMPORTANTISSIME, oppure cercando informazioni dalle quali dipende la vita del cosmo oppure, ancora, comunicando con un’altra specie che vive in un mondo dove non esistono le nostre 3 dimensioni e dove camminare senza mai alzare lo sguardo è segno di concentrazione e intelligenza.

51654259_292910091373620_7426804361889891019_nPoi però, alla vista dei molti contributi video che sui social ridicolizzano pedoni che cadono nelle fontane cittadine, chi scontrano fra loro, che inciampano, che sbattono contro pali e arredi urbani, fino a mettere in pericolo la propria e altrui vita, allora ci si rende conto che questa nuova abitudine non è poi così smart. Capire in che modo questa pratica abbia preso piede è davvero difficile (e adesso ognuno di noi sta pensando “ma lo faccio anch’io?”): forse il logorio della vita moderna? Forse la dipendenza da connessione perpetua? O l’incapacità di stare senza far NULLA per più di cinque minuti, sollecitati come siamo da mille dispositivi di comunicazione, in casa e in ufficio? Forse un po’ di tutto questo. Sta di fatto che il “mal di schermo” porta a posture scorrette, spesso causa malumore, crea problemi ad una vista sempre più stanca ed eccessivamente sollecitata. Tanto è vero che i produttori di lenti sono già corsi ai ripari mettendo in commercio il filtro blu anti-schermo, mentre in cosmetica oggi esistono creme con filtri che difendono dal bagliore dei dispositivi digitali. Ecco quindi un contesto nel quale la luce non è solo qualcosa di positivo, ma diventa parte di nuove modalità di comportamento che i nostri nonni (forse anche i nostri genitori) avrebbero fatto fatica ad immaginare.

Ma esiste una soluzione a quello che sembra essere un problema? In Germania si è pensato di installare sui marciapiedi illuminazioni LED rosse e verdi, ben visibili a quanti camminano con il volto rivolto verso terra; a Bolzano alcuni pali sono stati rivestiti con imbottiture 7459002-3x2-340x227“paratesta” per salvaguardare chi non alza lo sguardo dallo smartphone. Evidentemente il problema esiste ma la soluzione è da cercare a monte, in un contesto sociale ben più complesso da analizzare e tradurre. Non si tratta solo di smartphone e cuffie che isolano dal mondo, ma di una nuova cultura individualista che rischia di sfociare nell’isolamento fisico più totale, con un conseguente modificarsi dei rapporti interpersonali… ma qui, davvero, si rischia di toccare temi che meritano ben altro approccio.