Anche in tempi non sospetti, prima che dagli States importassimo le prime teorie/filosofie di marketing, per i Rossini la comunicazione era già un elemento commerciale imprescindibile: mai saltato un catalogo, tutti gli anni gli auguri aziendali, qualche sponsorizzazione qua e là, le prime pubblicità sulle riviste di settore. Indipendentemente dall’andamento generale, anno dopo anno l’azienda metteva a bilancio un budget per gli strumenti di vendita e di promozione; investiva puntualmente nell’acquisto di spazi pubblicitari sulla stampa, poiché stavano nascendo le prime testate specializzate, non più generaliste ma destinate al pubblico oppure agli addetti ai lavori. E se la pagina singola non bastava, ecco che si concordava con l’editore uno spazio redazionale (gratuito, ma solo a fronte di una pianificazione tabellare a pagamento), dove poter parlare dell’azienda oltre che dei prodotti, magari festeggiando un anniversario di 60 anni, un traguardo già importante negli anni Ottanta.