“Dopo un incidente, in cui in una sola notte mi sono giocato motorino, patente e i legamenti di un ginocchio mi è stata regalata una bicicletta, per la riabilitazione della gamba e perché era l’unico mezzo con cui potessi girare. Il mio scetticismo iniziale nei confronti delle due ruote ha lasciato piano piano spazio ad una vera e propria passione, non solo per la bicicletta come mezzo di trasporto, ma per la presa di coscienza di una nuova filosofia di vita.
Ho scoperto che pedalare e raggiungere un luogo usando le mie gambe come motore mi gratificava, che l’essere all’aria aperta e avere una visione a 360 gradi del mondo mi apriva nuovi orizzonti e che il mondo visto dalle mie due ruote era adrenalina e libertà allo stato puro. Così ho cominciato a cercare modi diversi per personalizzare la mia bici e renderla unica. Più sicura e più visibile soprattutto ma senza rinunciare all’immagine e allo stile.
La bike4light è il risultato di questa metamorfosi. ”
Ecco la storia di Pier Roberto Perzy, un geniale ciclista che lavora per la sicurezza e il divertimento in bici attraverso… la luce.
Come nasce Bike4Light.
Nasce dalla necessità di rendere il percorrere le nostre strade su due ruote in modo più sicuro, visibile a chi ci sta intorno, utilizzando l’illuminazione a led non solo per “vedere”, ma per “farsi vedere”.
Una’idea innovativa.
Evitare la causa maggiore d’incidenti, la visione laterale del mezzo, integrando i catarifrangenti omologati con quelli a led di nuova generazione. Bike4light migliora con l’illuminazione dei raggi la visibilità totale del mezzo.
Passione ed entusiasmo.
Avendo sempre amato l’originalità senza mai a rinunciare alle “cose belle” oltre che funzionali, Roberto Perzy ha selezionato per la Bike4Light prodotti sicuri e originali per mettere in luce la propria bicicletta…
LED per la sicurezza.
“Nel 2014 è stato assegnato il premio Nobel per la fisica ai tre fisici che hanno inventato i Light Emitting Diode, in quanto questa tecnologia sarà destinata a rivoluzionare il mondo e ad illuminarlo.”
Per il ciclismo amatoriale, i LED rappresentano l’evoluzione dei catarifrangenti tradizionali e migliorano la visibilità di chi va in bicicletta, soprattutto quella laterale del mezzo, qualità che i normali presidi di oggi non garantiscono totalmente, e che aiuterebbe invece ad evitare una delle maggiori cause di incidenti su due ruote.