A Bergamo riparte una bella iniziativa. I lampioni di Piazza Dante dal 1998 erano collegati al reparto maternità degli Ospedali Riuniti e ad ogni nascita la luce aumentava d’intensità poiché i neo-genitori, se lo desideravano, potevano premere un pulsante per annunciare – simbolicamente – la nascita dell’erede. Questo ponte ideale, ad opera di Alberto Garutti, a causa del trasloco dell’ospedale per un certo periodo è rimasto inattivo, ma a breve tornerà in funzione. Così l’artista: “Quando lavoro dentro a un museo o una galleria voglio agire con la massima libertà, ma nel territorio o nella città sento il dovere di pormi in un atteggiamento di ascolto e di rispetto nei confronti dei luoghi, del tessuto urbano preesistente e della sensibilità dei cittadini che vi abitano. Ecco perché, anziché una classica scultura, ho proposto per la piazza un intervento basato sul principio della non invasività, con impatto ambientale minimo, nel rispetto del territorio e del contesto. E i lampioni diventano i protagonisti dell’emblema della vita e della continuità dell’esistenza, con il loro segnale ben visibile alla popolazione.” Dare alla luce, la luce che dona, la luce sinonimo di vita, di gioia, di condivisione. Ieri il suono delle campane, oggi una cometa a LED.