Siamo sicuri di sapere cos’è veramente la luce? “Luce” nel suo corrispondente greco fa riferimento alla radice del verbo “mostrare”, “rendere manifesto”. Per gli antichi greci la luce conduce l’intelletto umano verso la verità, così come un faro guida dei marinai dispersi verso la salvezza. Nel corso dei secoli è sempre stata simbolo di dimensioni superiori, trascendenti, come simbolo di ciò a cui la ragione umana tende.
Pitagora riteneva che l’occhio si comportasse come un faro dell’anima; che emanasse cioè luce per esplorare l’ambiente circostante e consentirne la conoscenza. Gli atomisti, il cui esponente più significativo era Democrito, ritenevano invece che la luce si muovesse dall’oggetto verso l’occhio, provocando così la visione.
Nel Medioevo la luce ha rappresentato il divino, nell’Illuminismo ha raggiunto l’apice diventando metafora della ragione che permette all’uomo di uscire da uno “stato di minorità di cui lui stesso è colpevole”, come afferma Kant, rappresentato dall’oscurantismo della Controriforma come incapacità umana di servirsi autonomamente del proprio intelletto.
Perché la luce ha in realtà un significato così profondo? Solo quando la luce è assente e il buio prende il suo posto, l’uomo ne riconosce l’importanza e la magia. La luce è ciò che permette all’uomo di fare esperienza della realtà traducendo la sua bellezza ai nostri occhi e permettendoci di vivere, senza limitarci alla sopravvivenza ma apprezzandone la maestosità. Senza di essa, il mondo sarebbe solo un insieme di confuse masse incolore, poiché è grazie alla luce se possono essere percepiti i colori, ingredienti che rendono la realtà un quadro e trasformano banali forme in arte. Dal suo chiarore nascono i colori e dai colori nasce la bellezza, caratteristica primaria della realtà che l’uomo può percepire solo grazie al bagliore, alla pura energia della luce; è il fulcro, il quinto elemento che dà origine ai primi quattro attraversando i nostri occhi e raggiungendo il nostro intelletto permette di essere coscienti di acqua, aria, terra e fuoco, che senza luce non esisterebbero alla vista.
E allora chiudiamo con una citazione di Platone: “Possiamo perdonare ad un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce.”
Maddalena Bellasio