Il 4 e 5 settembre si è tenuto a Messina il Kernel Festival, un evento internazionale dedicato alla promozione dei linguaggi artistici che utilizzano le nuove tecnologie. La città ha visto prender vita il Duomo in uno spettacolo mozzafiato dove il “mapping” ha trasformato la facciata in un luminoso gioiello animato in notturna.
Sul sito kernelfestival.net si legge: “Kernel si propone come vettore di nuove sinergie multi-disciplinari tra musica elettronica e sound design, audiovisual mapping, architettura effimera, arte digitale e interattiva.
Il progetto Kernel si costituisce come piattaforma di connessione, continua e dinamica, volta ad offrire opportunità di incontro e scambio tra pubblico, talenti emergenti e artisti internazionalmente già affermati. Nell’ottica di offrire agli artisti numerose opportunità di mostrare il proprio lavoro al pubblico, ed a quest’ultimo di apprezzare ricerche, progetti e lavori da tutto il mondo, Kernel si propone in diverse declinazioni, eventi strutturalmente diversi ma complementari.”
Noi non possiamo che rimanerne affascinati, mentre attendiamo con ansia il prossimo spettacolo (perché di spettacolo si tratta) il 25 e 26 settembre a Desio, in Brianza: Il Barbiere di Siviglia interpretato dalla Giovanni Falzone Contemporary Orchestra presso Villa Tittoni. “Una reinterpretazione del classico in cui le video proiezioni, generate in tempo reale, danno vita insieme alla musica, ad un evento multimediale coinvolgente e spettacolare.”
Come non considerare arte la capacità di progettare un nuovo modo di coinvolgere ed emozionare? Solo così è possibile avvicinare il pubblico, anche il più giovane, alla musica classica ma anche al teatro, alla tecnologia e alla fotografia, alla scenografia e al suono… un’esplosione di emozioni e di vita che – ancora una volta – la luce contribuisce a creare e a diffondere, democraticamente, in modo trasversale… dagli otto agli ottant’anni. Perché anche a Rossini piace Rossini (Gioachino ovviamente)!