ROSSINiLLUMINA » GREEN LIGHT https://www.rossinigroup.it/blog/ Mon, 15 Jul 2019 13:53:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.1.24 La biomimetica, una scienza nuova. https://www.rossinigroup.it/blog/la-biomimetica-una-scienza-nuova/ https://www.rossinigroup.it/blog/la-biomimetica-una-scienza-nuova/#comments Thu, 27 Oct 2016 07:59:16 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1365 “La biomimetica è la scienza che si occupa dello studio del trasferimento di processi biologici dal mondo naturale a quello artificiale. L’uomo si ispira alla natura e mimandola trova soluzioni ai più svariati problemi.
Il primo in assoluto a riferirsi alla biomimetica è stato Leonardo Da Vinci, quando nei suoi studi sulle macchine volanti prendeva ad esempio il volo degli uccelli; un altro esempio di biomimetica è il tetto del Crystal Palace di Londra, costruito a metà del XIX secolo dall’architetto e botanico Joseph Paxton e ispirato alla Victoria Amazonica, una pianta appartenente alla famiglia delle ninfee. Ma dalla rivoluzione industriale ad oggi, lo scenario è inevitabilmente cambiato perché i progressi maturati nell’ambito delle nuove tecnologie propongono nuove prospettive di relazioni tra design e biologia e offrono nuovi possibili percorsi di interpretazione della natura.”
(Roberto Panzarani su centodieci.it)

Nasce la prima pianta bioluminescente, ispirata alle meduse e alle lucciole.
“Col tempo abbiamo progressivamente rimosso noi stessi dal mondo naturale e rinnegato la dipendenza da esso. La scienza, che inizialmente ha spinto verso questo processo di separazione, ora sta provando che, di fatto, le conseguenze di questo, possono essere dannose per noi così come per la biosfera. Per il nostro benessere è fondamentale ricostruire una connessione con la natura, in tutti i suoi aspetti sostenibili, portandola nelle città e nei suoi edifici in tutti i modi possibili, e al contempo accrescere il senso di urbanità.”
(Peter Buchanan, Synchronizing with nature / DAmagazine, Autunno 2014).

Se c’è un designer che ha impostato il proprio lavoro in questa direzione, credendo fortemente nel valore della luce e nell’importanza dell’illuminazione per il vivere quotidiano, questi è Dean Roosegaarde.
Olandese, ha stupito tutti progettando un percorso ciclabile illuminato da migliaia di pietre scintillanti ispirato alla Notte Stellata di Van Gogh, inaugurato ad Eindhoven per il “Van Gogh International Theme Year 2015”.
Il concetto, che ispira profondamente ogni suo lavoro, si concentra sulla volontà di creare situazioni urbane dove natura e tecnologia possano convivere per creare dimensioni sempre più vicine al sentimento e all’interazione. Naturalmente questi temi ben si sposano con l’esigenza, sempre più forte, di risposte sostenibili ed ecologiche in ambito artistico, architettonico, urbanistico (e quindi sociale). Da questo punto di vista, anche la tecnologia non è più fine a se stessa, semplice strumento di automazione, ma si trasforma da “mezzo” a “fine”. Il percorso progettuale si inverte e, se prima si individuava un’idea e poi si ricercava un modo per attuarla, ora si disegna uno scenario nuovo, ispirato proprio dai mezzi che lo renderanno attuabile. Si deve invertire, di conseguenza, anche il binomio civiltà-ambiente. Ormai obsoleto il modello di città che nasce ai margini della natura, limandone gli spazi e aggredendone i confini, per attivare invece il concetto di natura che condiziona il progetto materiale. Ciò avviene in una dimensione innovativa: la natura non è più solo una fonte d’ispirazione estetica (il periodo Liberty, ad esempio), ma cede sistemi, organismi e soluzioni già presenti biologicamente. Nasce così la Biomimetica, un metodo di studio, di osservazione, una materia scientifica che cerca di raggiungere delle soluzioni sostenibili alle continue sfide di innovazione e sviluppo, emulando modelli, forme e strategie del mondo naturale.

E’ in questo ambito che il già citato Roosegaarde decide di approfondire gli studi sulla possibilità di sfruttare la capacità naturale di alcuni animali, come le meduse e le lucciole, di emettere luce senza alcun utilizzo di stimoli elettrici esterni o di luce ultravioletta. Il primo risultato, nato grazie alla collaborazione fra il designer, la State University di New York e il centro di ricerca Bioglow Tech, ha portato alla creazione di una piantina bioluminescente; l’effetto è sbalorditivo, lo stelo e le foglie della piccola pianta, modificata geneticamente introducendo DNA di batteri elettroluminescenti all’interno del genoma di una pianta comune, emettono un leggero bagliore luminescente. Va da sé che un eventuale sviluppo e potenziamento di tale progetto è destinato a rivoluzionare tutto il mondo del lighting design.

Il Glowing Nature Paint
Ma c’è un altro progetto che il designer olandese – evidentemente affascinato, diremmo ossessionato dal tema della luce in natura – sta mettendo a punto con il nome di Glowing Nature Paint. Si tratta di una vernice biologica che, applicata alla corteccia dell’albero e sulle foglie, li rende luminescenti. Questa vernice biologica, innocua per l’albero, durante il giorno si ricarica per poi emettere una luce bioluminescente nelle ore notturne.


-“Bioluminescent forest” opera di Tarek Maward e  Friedrich van Schoor.-

L’ispirazione è nata dalle particolari specie di funghi (ad esempio il Neonothopanus gardneri, uno dei più grandi e luminosi tra i funghi fluorescenti), che nelle ore notturne emettono luminescenza per attirare gli insetti e rendere così più efficiente la diffusione delle spore.
Ma al di là dei progetti più o meno fattibili, da questi dati emerge la chiara volontà, ormai diffusa fra i più visionari addetti alla progettazione urbana, di recuperare quanto di straordinario esiste in natura per un utilizzo autenticamente rivolto al benessere e alla sostenibilità. Se, come ci auguriamo, siamo ancora lontani dalla dead line di vivibilità del nostro pianeta, questa è certamente la strada da imboccare per realizzare progetti sensati; e non dimentichiamo cosa scrisse Albert Einstein: “Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già inventata”.

E se lo diceva lui…

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Luci dal mondo, le Pet lamp. https://www.rossinigroup.it/blog/luci-dal-mondo-le-pet-lamp/ https://www.rossinigroup.it/blog/luci-dal-mondo-le-pet-lamp/#comments Tue, 08 Mar 2016 08:27:55 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1214 Nel 2011 nasce il progetto PET Lamp, ideato dapprima in Spagna e poi esportato in Colombia. Subito dopo è stato allargato al Cile e nel 2014 è sbarcato in Africa, con l’obiettivo di dimostrarne il potenziale.

L’ultima collezione, Abissinia, è stata realizzata in collaborazione con gli artigiani locali di Addis Abeba, in Etiopia. Ma non solo. A prendere parte all’iniziativa sono state alcune mamme molto speciali. La loro unica “colpa”? Avere messo al mondo due gemelli. In Etiopia, i gemelli sono stigmatizzati in quanto vengono considerati “non benedetti da Dio”. Dopo aver scoperto le botteghe di PET Lamp in Colombia e Cile, Emily Cosentino, una nordamericana che da tempo vive ad Addis Abeba, ha contattato l’azienda spagnola lo scorso maggio invitandola a sviluppare un progetto con la gente del posto. Così è nata la collaborazione con il gruppo Mothers of Twins per aiutare le mamme a portare avanti la loro campagna di sensibilizzazione. Le lampade sono fatte a mano intrecciando il tessuto alle bottiglie di acqua di plastica riciclate.

 

“Per il 2016 sono in programma nuove avventure in altri paesi” spiega la società. “PET Lamp ha già una vita propria e la nostra squadra sta facendo tutto il possibile per rispondere alle aspettative che questo progetto sta generando e per aiutarla ad arrivare il più lontano”

 

fonte www.greenme.it

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Cos’è il Relamping? https://www.rossinigroup.it/blog/cose-il-relamping/ https://www.rossinigroup.it/blog/cose-il-relamping/#comments Fri, 29 Jan 2016 14:23:35 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1175 PROGETTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA A TECNOLOGIA LED

Il settore dell’illuminazione pubblica, attualmente, presenta caratteristiche tali da consentire la realizzazione di interventi di efficienza energetica, finalizzati al conseguimento di un consistente risparmio di energia elettrica, con conseguenti benefici in termini economici ed ambientali. Tutti gli interventi di riqualificazione dovranno essere valutati, oltre che dal punto di vista dell’efficienza energetica ed economica, anche dal punto di vista della qualità del servizio offerto ai cittadini.

NOTA TECNICA

LED è un acronimo inglese per ” Light Emitting Diode”. I dispositivi LED possono sostituire qualunque lampadina tradizionale ad incandescenza, a basso consumo, fluorescente, ecc. Riguardo ai consumi, se compariamo i vari tipi di lampade, rispetto ad una lampadina ad incandescenza da 100W, troviamo che una lampadina a basso consumo della stessa potenza luminosa consuma 22W, mentre una lampadina a LED consuma tra 6 e 8 W. Riguardo alla durata, la lampadina ad incandescenza ha una durata tra 1000 e 1500 ore, una a basso consumo di circa 5000 ore, una a LED di 50000 ore.­­

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Sapevate che gli inventori del LED ha vinto il Nobel? https://www.rossinigroup.it/blog/sapevate-che-gli-inventore-del-led-ha-vinto-il-nobel/ https://www.rossinigroup.it/blog/sapevate-che-gli-inventore-del-led-ha-vinto-il-nobel/#comments Tue, 15 Dec 2015 09:00:37 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1112 La motivazione che ha accompagnato il premio è: “per l’invenzione dei diodi a emissione di luce blu che hanno consentito di potenziare e rendere più brillanti le fonti di luce bianca” in modo più efficiente dal punto di vista energetico e rispettoso per l’ambiente.

Il Nobel per la Fisica 2014 è stato assegnato a Isamu Akasaki (Meijo University, Giappone), a Hiroshi Amano (Nagoya University, Giappone) e a Shuji Nakamura (University of California, USA). La lampadina a LED Light Emitting Diode blu, è stata definita “la rivoluzione della luce del ventunesimo secolo”. La Fondazione Nobel, infatti, ha ritenuto l’invenzione coerente con “lo spirito di Alfred Nobel”, che vuole riconoscere il valore delle scoperte che portano reali benefici per l’umanità.

Da Media.inaif.it: il primo annuncio è stato dato su Twitter, mentre andava in diretta il video su YouTube: “Con l’avvento dei led, sempre più diffusi, abbiamo oggi alternative più durature rispetto alle vecchie fonti di luce”. Sorpresi e onorati i vincitori dell’ambito e prestigioso premio: “Sono molto onorato di ricevere il premio Nobel dall’Accademia reale svedese delle Scienze per l’invenzione dei Led”, ha commentato Nakamura. “E’ molto gratificante vedere che il sogno di illuminazione Led sia diventato una realtà. Mi auguro che le lampadine Led a risparmio energetico possano contribuire a ridurre il consumo di energia e i costi di illuminazione in tutto il mondo”, ha aggiunto.

Le lampadine a led sono state sviluppate tra il 1989 e il 1993 e hanno migliorato effettivamente la nostra vita di tutti i giorni non soltanto perché sono più efficienti delle vecchie lampadine a incandescenza, ma soprattutto più efficienti delle recenti alogene o quelle a basso consumo. Pensate che la durata delle lampadine a LED è di 50.000 ore, contro le mille delle lampade a incandescenza e del 10.000 ore di quelle a fluorescenza. Come funzionano i LED? Molto semplicemente questi dispositivi, che possiamo vedere ormai ovunque, riescono a utilizzare tutta l’energia elettrica che consumano solo per emettere luce, senza disperdere calore, come le altre lampadine ancora in uso. Proprio per questo motivo l’energia impiegata viene ottimizzata senza sprecarne nell’emissione di calore.

media.inaf.it

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Relamping, un’altra città fa la cosa giusta https://www.rossinigroup.it/blog/relamping-unaltra-citta-fa-la-cosa-giusta/ https://www.rossinigroup.it/blog/relamping-unaltra-citta-fa-la-cosa-giusta/#comments Tue, 20 Oct 2015 14:56:31 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=974

Bergamo fa la cosa giusta e sostituisce le lampade dell’illuminazione pubblica con i LED a risparmio energetico, in un’operazione di relamping.

La Giunta del Comune di Bergamo ha deciso di procedere entro il giugno 2016 alle operazioni di sostituzione dei circa 15.000 punti luce della città con nuovi apparecchi a luce LED. Bergamo si allinea così alle scelte fatte da città di maggiori dimensioni, come Milano, Torino e Brescia, che hanno già avviato da qualche tempo gli interventi per la sostituzione dell’illuminazione pubblica con i nuovi apparecchi a luce LED. L’intervento riguarda nel complesso la totalità dell’illuminazione pubblica cittadina, con esclusione di Bergamo Alta, per la quale si dovrà mettere in campo uno studio preliminare e un’accorta consultazione con la Soprintendenza. Il Comune risparmierà in questo modo 350mila euro all’anno per i prossimi 10 anni, mentre il costo dell’operazione pari a 5,6 mln di euro, sarà suddiviso con 2 milioni di euro a carico del Comune e 3,6 milioni a carico di A2A, dimezzando il costo dell’energia e riducendo al minimo i costi di manutenzione ordinaria degli impianti. Nel corso dei lavori di sostituzione degli apparecchi, A2A effettuerà anche una approfondita verifica sulla stabilità dei pali dei lampioni, e ogni criticità verrà segnalata al Comune, che provvederà a intervenire migliorando e garantendo la sicurezza dei cittadini.

L’invito alla sostenibilità e al risparmio come bene comune sono temi più che mai attuali e in questo senso la tecnologia LED riveste un ruolo importante; anche Rossini da tempo lavora in questa direzione, ideando e realizzando prodotti con la tecnologia LED per il contenimento dei consumi… e con la consulenza dello staff Rossini è possibile ripensare la casa interamente a LED.

 

Luce&Design

 

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La luce per l’ambiente alla Mostra del Cinema di Venezia https://www.rossinigroup.it/blog/la-luce-per-lambiente-alla-mostra-del-cinema-di-venezia/ https://www.rossinigroup.it/blog/la-luce-per-lambiente-alla-mostra-del-cinema-di-venezia/#comments Mon, 14 Sep 2015 10:00:47 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1012 The Human Light Circles è un’installazione di Patrick Kruithof, che su un tratto di spiaggia libera del Lido di Venezia ha creato affascinanti cerchi luminosi, partendo da rapporti matematici applicati al corpo umano. Residenti e turisti hanno partecipato spontaneamente, prestandosi a calcolare la distanza tra l’ombelico e la terra e quella tra due passi.

Il solco circolare impresso nella sabbia da ciascun partecipante ha risposto al rapporto tra queste due misure che, magicamente, si sono tradotte in una circonferenza composta da 24 passi.
Le impronte hanno fatto da alloggio a un sacchetto di carta contenente una candela, accesa a lavoro compiuto. Per due notti, la spiaggia del Lido si è così trasformata in un affascinante paesaggio luminoso, capace di creare un dialogo tra l’individuo e l’ambiente e tra il singolo e la collettività.

Di nuovo, luce e arte si prestano per cercare di riscattare – almeno simbolicamente - il nostro comportamento spesso irresponsabile verso il pianeta. Ricordiamoci sempre del legame stretto fra noi e la nostra madre terra, fra l’uomo e gli elementi che gli consentono la vita, fra quanto stiamo vivendo e cosa lasceremo a chi verrà dopo di noi.

SkyArte

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Il giorno in cui il vento ha dato energia a tutta la Danimarca. https://www.rossinigroup.it/blog/il-giorno-in-cui-il-vento-ha-dato-energia-a-tutta-la-danimarca/ https://www.rossinigroup.it/blog/il-giorno-in-cui-il-vento-ha-dato-energia-a-tutta-la-danimarca/#comments Fri, 11 Sep 2015 07:30:07 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=938 La Danimarca ha prodotto tutta la sua energia grazie alla forza del vento. E come se non bastasse ne ha data un po’ anche a chi ne aveva bisogno.

 Quest’anno la Danimarca ha prodotto talmente tanta elettricità da fonti rinnovabili che è riuscita a venderne anche ai vicini, dando una grande mano all’intero continente europeo nell’obiettivo di ridurre, fino a zero, le emissioni di CO2 in atmosfera. Il fatto, a dir poco straordinario, è avvenuto in una giornata particolarmente ventosa per la Scandinavia (giovedì 9 luglio), quando la Danimarca è riuscita a produrre il 116% del fabbisogno elettrico nazionale solo grazie al vento, all’energia eolica. Durante la notte, quando la domanda di energia dei danesi è calata ulteriormente, si è toccato addirittura il 140%. Il paese è così riuscito a vendere, complice una rete elettrica di collegamento e di distribuzione efficiente, il surplus alla Germania, alla Norvegia e alla Svezia. “Questo dimostra che un mondo alimentato al 100% da energia rinnovabile non è fantasia”, ha detto Oliver Joy, portavoce della European wind energy association. L’operatore danese Energinet ha addirittura reso noto che i parchi eolici del paese non avevano nemmeno raggiunto la loro produzione massima, pari a una capacità installata di 4,8 gigawatt (GW). Tutto questo dimostra che un aumento del numero di impianti eolici come fotovoltaici potrebbe far arrivare la Danimarca a coprire metà del fabbisogno energetico solo con le rinnovabili ben prima del 2020, anno che Copenaghen si è posto come scadenza.

Fonte: LIFEGATE / Tommaso Perrone

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Rossini Illuminazione e Orti d’Azienda al Fuori Salone https://www.rossinigroup.it/blog/rossini-illuminazione-e-orti-dazienda-al-fuori-salone/ https://www.rossinigroup.it/blog/rossini-illuminazione-e-orti-dazienda-al-fuori-salone/#comments Sat, 11 Apr 2015 10:50:25 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=397 ORTID’AZIENDA Onlus è un’associazione senza scopo di lucro e svolge attività di tutela sociale e ambientale.
È stata fondata da soci di diverse età ed esperienze per promuovere e creare progetti in ambiti collettivi che difendono l’ambiente, diffondono la cultura della filiera corta, sostengono la responsabilità sociale nei luoghi di lavoro, riqualificando aree marginali e territori post-industriali.

RossiniGroup sostiene Orti d’azienda: a Milano durante il Fuori Salone (14-19 Aprile) potrete scoprire un’inedita Lambrate Green Line. Gli orti mobili limited edition, angoli verdi sparsi per le vie di zona Ventura Lambrate, interpretati da noi di Rossini Illuminazione insieme ad altre aziende associate. Mercoledì 15 apertura serale speciale, dalle 20 alle 22, vi aspettiamo!

INFO >
Nota bene: anche da noi Orti d’Azienda ha implementato un piccolo orto aziendale, OverOrto!
Lo potete vedere nel nostro showroom Overlite di via Feltre 32 a Milano.

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La luce e l’umore, non solo di lunedì. https://www.rossinigroup.it/blog/la-luce-e-lumore-non-solo-di-lunedi-2/ https://www.rossinigroup.it/blog/la-luce-e-lumore-non-solo-di-lunedi-2/#comments Wed, 08 Apr 2015 10:47:23 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=394 Una sperimentazione su piccoli roditori ha chiarito il meccanismo mediante il quale le variazioni di luce ambientale
- per esempio alternando continuamente brevi cicli di luce e di buio della stessa durata – possono determinare disturbi dell’umore, fino alla depressione, e deficit di apprendimento: a mediare questa influenza sono specifiche cellule della retina. Si tratterebbe quindi di un’interazione diretta, che non coinvolge né il sonno né i ritmi circadiani. La luce è in grado d’influenzare direttamente le capacità di apprendimento e di disturbare l’umore agendo su specifiche cellule della retina, le cellule gagliari. Lo hanno dimostrato Tara A. LeGates del Dipartimento di Biologia della Johns Hopkins University a Baltimore, nel Maryland, e colleghi di un’ampia collaborazione internazionale, che firmano in proposito un articolo sulla rivista “Nature” . E’ un fatto acquisito che le variazioni di luce possono alterare negativamente l’umore e le funzioni cognitive: per esempio, l’esigua durata del giorno durante l’inverno, particolarmente evidente nei paesi del Nord, può portare a sindromi depressivi. Si è verificato sperimentalmente, inoltre, che studiare in condizioni di luce diurna è più proficuo che studiare di notte alla luce di una lampada.

Tuttavia, finora non si conoscevano i circuiti neuronali attraverso i quali si esplica questa influenza delle condizioni di luce, né era chiara la funzione di tali circuiti. L’ipotesi prevalente era che le variazioni dell’esposizione al sole alterassero i ritmi circadiani (i processi che controllano il nostro “orologio biologico” con ciclo di 24 ore). Un altro fattore indiretto sulla funzionalità del cervello, finora ritenuto cruciale, era la deprivazione del sonno. Per verificare queste ipotesi, LeGates e colleghi hanno sottoposto alcuni topi di laboratorio a un ciclo di luce/buio aberrante definito ultradiano (3,5 ore di luce seguite da 3,5 di oscurità, quindi evitando di far prevalere l’esposizione alla luce o viceversa all’oscurità) verificando che non avesse effetti né sul ritmo del sonno né sui ritmi circadiani. L’isolamento dei diversi fattori implicati ha consentito di dimostrare che la luce regola direttamente i comportamenti collegati all’umore e alle funzioni cognitive.

Gli animali hanno mostrato infatti un incremento dei comportamenti di tipo depressivo e chiari deficit di apprendimento. In particolare, i risultati della sperimentazione dimostrano che i problemi di umore precedono quelli di apprendimento, dal momento che la somministrazione dei farmaci antidepressivi fluoxetina e o desipramina ha consentito di ristabilire i corretti ritmi di apprendimento e di sonno nei topi esposti al ciclo di luce/buio aberrante. Con un secondo test, i ricercatori hanno individuato anche la via neuronale che media questa processo: si tratta delle cellule gangliari retinali fotosensibili. I topi mancanti di queste specifiche cellule della retina, infatti, non hanno manifestato alcun deficit di apprendimento né alterazioni nell’umore.

Fonte: www.lescienze.it

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