ROSSINiLLUMINA » EXHIBIT https://www.rossinigroup.it/blog/ Mon, 15 Jul 2019 13:53:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.1.24 I riflessi del nostro Euroluce https://www.rossinigroup.it/blog/i-riflessi-del-nostro-euroluce/ https://www.rossinigroup.it/blog/i-riflessi-del-nostro-euroluce/#comments Wed, 24 Apr 2019 12:22:44 +0000 https://www.rossinigroup.it/blog/?p=2088 Risultato di mesi di febbrile lavoro, si è conclusa l’edizione 2019 di Euroluce, definita man mano kermesse, evento, design week, fiera, salone, esposizione internazionale… gli addetti ai lavori hanno passato una settimana tosta e a dire il vero anche i milanesi, che ormai sono abituati a questo momento di visibilità mondiale che porta con sé inevitabili disagi negli spostamenti (e non solo). Un’invasione pacifica di designer, creativi, blogger, stylist, architetti, fotografi, agenzie, addetti stampa, giornalisti, cariche istituzionali, studenti, appassionati, semplici curiosi… e poi allestitori, addetti ai catering, montatori; ma soprattutto clienti, imprenditori, investitori, rappresentanti, agenti, rivenditori! Tutto il mondo dell’arredo, dell’illuminazione e del design classico, moderno, di tendenza, sperimentale e commerciale vuole – per forza e per amore – vivere il Salone. https://www.salonemilano.it/

Logo novantesimo anniversario con Remo
Logo del nostro Novantesimo anniversario con Remo decorato da ZA

Quest’anno siamo tornati con il nostro gruppo, dopo un’assenza ragionata per l’edizione 2017 (spiegavamo qui le nostre motivazioni https://www.rossinigroup.it/blog/euroluce-noi-non-ci-saremo-perche/) e l’esperienza è stata del tutto positiva. Lato organizzazione si è trattato di un impegno importante, che ha coinvolto tutti i ruoli dell’azienda e ogni livello di collaborazione interno ed esterno al Gruppo: dall’ideazione sulla carta dei nuovi prodotti ai prototipi, dalle scelte commerciali alla nuova documentazione cartacea e digitale (cataloghi, listini, schede tecniche, riassuntivi, cartelle stampa, etc.), dall’allestimento dello stand fino alla comunicazione del nostro Novantesimo, il tutto declinato sui numerosi strumenti di comunicazione cartacei e digitali che ormai attiviamo quasi quotidianamente, in una serie di appuntamenti attesi da tutto il nostro mondo di relazione. E dopo ogni evento importante, ecco che arriva il momento di fare il punto, perché la domanda che più spesso sentiremo circolare sarà: “com’è andata la fiera?”. Sin da subito, l’impressione è stata che ci fosse più movimento rispetto all’edizione precedente. Il quartiere fieristico di Rho Pero quasi del tutto occupato, tantissima affluenza ben distribuita sui cinque giorni di apertura, tutti i punti di ristoro sempre molto affollati e si sa, questo è un indicatore molto, molto realistico! Ma al di là della battuta, noi possiamo dire di aver registrato un alto tasso di interesse per le nostre novità un generale (dei prodotti presentati ne abbiamo parlato qui https://www.rossinigroup.it/blog/protagonisti-ad-euroluce-2019/) e, se dovessimo comunque stilare una classifica, potremmo mettere sul podio:

La collezione In&Out
La collezione In&Out

sicuramente la collezione di lampade “in&out”, che in virtù della sua ampia offerta e profondità di gamma (4 diverse famiglie, tutte wireless, ricaricabili, per utilizzo indoor e outdoor) ha incuriosito sia addetti ai lavori, tecnici, che pubblico finale. Le più fotografate: Twin e Crystal. La prima grazie alla versatilità delle nostre lampadine decorative vintage che permettono una personalizzazione del prodotto e un’allure molto trendy; la seconda per la preziosità dello schermo microlaserato e la magia del gioco acceso spento (da trasparente lo schermo diventa di un bianco pieno).

La più tecnologica e quindi apprezzata dai tech-curiosi è stata iGloo, con il suo attacco magnetico che consente di ruotare liberamente il corpo lampada e quindi indirizzare il flusso luminoso, con il suo fascio di luce netto e definito e la completezza della famiglia. La più “di design” sicuramente Terrazza Martini, nata dalla mente creativa di Chiaramonte Marin e che incuriosisce per il mix tra l’anima tecnologica a LED interna e la forma classica e senza tempo della sfera, declinata in finiture dal sapore vintage. Ma la verità è che i prodotti erano tanti, in grado di accontentare gusti diversi e per questo hanno riscosso consensi variegati e diffusi.

Twin Crystal iGloo Terrazza Martini
Anche lo stand è piaciuto, forse perché ha voluto andare oltre, proponendo qualcosa in più per concept e creatività con l’allusione alle case di ringhiera a voler celebrare il nostro legame con Milano, insieme con un tram che ha fatto tappa nei momenti più importanti della nostra storia imprenditoriale.
Certo, avevamo fatto le nostre previsioni e anche se Euroluce si è concluso da poco – e può sembrare prematuro parlare di risultati concreti – possiamo dire con malcelata soddisfazione che ogni prodotto si è rivelato all’altezza delle aspettative; magari per ragioni diverse, però lo sforzo di proporre qualcosa di nuovo, piacevole, utile e accessibile è stato ampiamente ripagato un po’ su tutti i modelli proposti. Vorremmo infine fare qualche considerazione sul target del consumatore finale, che ha potuto entrare in fiera nel weekend. Un fattore è emerso chiaramente: il “privato” è sempre più preparato. Arriva con le idee chiare e certamente si lascia consigliare, ma nel frattempo ha già raccolto molte informazioni sulla “sua” necessità di illuminazione. Si rivela sensibile alle tematiche della sostenibilità e del risparmio energetico ed è disposto a fare scelte in quella direzione, purché le ritrovi in prodotti esteticamente risolti. Ha un’opinione e la confronta grazie alle possibilità di conversazione offerte dal web, instaurando a volte un rapporto diretto con noi che produciamo, bypassando i classici intermediari come elettricisti, light designer e negozi specializzati. In poche parole, sembra incline a scelte più ragionate e meno influenzabili dal classico impulso all’acquisto come risposta di un desiderio prima ancora che ad un bisogno. Ecco allora che possiamo parlare di un’evoluzione di tutta la filiera: chi produce, chi distribuisce, chi vende e chi compera, in sostanza è accumunato dal medesimo obiettivo, cioè creare una nuova relazione di fiducia e trasparenza, in un piano orizzontale di comunicazione a doppio senso. Questa – forse – è la vera novità di Euroluce.

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Protagonisti ad Euroluce 2019 https://www.rossinigroup.it/blog/protagonisti-ad-euroluce-2019/ https://www.rossinigroup.it/blog/protagonisti-ad-euroluce-2019/#comments Wed, 03 Apr 2019 15:34:18 +0000 https://www.rossinigroup.it/blog/?p=2034 Protagonisti ad Euroluce 2019: dentro e fuori casa, sempre con noi.

Quest’anno ad Euroluce presenteremo tante novità in linea con la nostra politica, che ci vede sempre impegnati ad arricchire il nostro già corposo catalogo… e poi per festeggiare il nostro Novantesimo anniversario con la novità nella novità, ovvero le collezioni Outdoor portatili e il consolidarsi di linee destinate al Contract. Ecco quindi un accenno, mentre rinnoviamo l’invito a visitare il nostro stand, quest’anno particolarmente creativo.
Leggi l’articolo Alla casa di ringhiera ci si arriva in tram, dove raccontiamo il nostro stand ad Euroluce.

Nuovi modelli entreranno a far parte del catalogo DECO, in uscita nell’edizione integrale a Settembre 2019: collezioni complete in termini di applicazioni (lampade da tavolo, da terra, a parete e a soffitto, a sospensione) e con anime diverse tra loro, ma in linea con i trend di mercato. Dallo stile vintage, con un’ampia presenza delle nuance dell’ottone che dominano attualmente nell’arredo, a prodotti in stile tecno-light contraddistinti da materiali preziosi come il policarbonato trasparente microlaserato o l’utilizzo di ottiche particolari.
Inoltre, ad apparecchi con attacco tradizionale che consentono un’ulteriore personalizzazione da parte dell’utente finale con l’utilizzo delle nostre lampadine vintage e decorative, affianchiamo prodotti con sorgente integrata a LED con ottime performance luminose. Ed ora andiamo a presentare Terrazza Martini, mentre potrete scoprire iGloo, Karaoke, Crystal e Twin… proprio ad Euroluce.

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Terrazza Martini
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Chiaramonte e Marin

Terrazza Martini, design by Chiaramonte Marin
Quale migliore drink di un buon Martini, con annegata nella coppa da cocktail una gustosa oliva? Dalla forma tondeggiante dell’oliva nasce il design di questa lampada, ideata dai designers Chiaramonte e Marin. Composta da un diffusore tondo in vetro soffiato in finitura fumé con un’anima LED al suo interno, realizzata da un cilindro in vetro bianco opaco che diffonde la luce delle schede LED alloggiate in una struttura in alluminio. Proposta in versione da tavolo e a sospensione, con dettagli di chiusura realizzati in ottone satinato.

Abbiamo accennato ai prodotti portatili da esterno, per consentire alla luce di seguirci ovunque: ecco quindi la nostra idea di illuminazione all’aperto o, come si dice fra addetti ai lavori: la collezione OUTDOOR. Una delle cose più divertenti, oltre all’ideazione dei nuovi modelli adatti appunto all’utilizzo in esterno, è stata quella di dare un nome ispirandoci ai temi della bella stagione. Finalmente possiamo passare ore piacevoli in compagnia di amici o semplicemente ritagliarci momenti di relax all’aperto, lasciandoci cullare dalle tiepide ore serali, giusto per lasciarci alle spalle la stagione più fredda.
Ciò non toglie, ovviamente, che queste stesse lampade possano seguirci per tutta la casa, per creare inattesi angoli di luce grazie alla comodità del wireless, o essere anche molto versatili e adatte nell’ambito della ristorazione. Non per niente la brochure che le raccoglie tutte si chiama “In&Out”. Per darvi un assaggio, vi presentiamo Pic-Nic, mentre allo stand troverete anche Siesta, Take Away e Take Away Sound.

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Pic-Nic

Pic-Nic
Lampada da tavolo a LED (2700K), portatile e ricaricabile, ideale per illuminare terrazze e giardini, ma perché no, anche per rallegrare il tuo pic-nic al parco. Una lampada senza fili, che ti segue ovunque tu voglia andare. Struttura in pressofusione di alluminio verniciato con pretrattamento per uso da esterno (grado di protezione IP54). Accensione con interruttore touch e ricarica tramite USB, durata della batteria 9 ore. Disponibile in tre varianti di colore (bianco, antracite e corten) e in due altezze.

Insomma, un Euroluce che avrà molto da raccontare, di nostro. E con la sensazione di avere, oggi come non mai, una luce nel nostro DNA che non vediamo l’ora di condividere con voi.

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La lampada come elemento che porta la luce? A Light+Building abbiamo visto molto di più. https://www.rossinigroup.it/blog/la-lampada-come-elemento-che-porta-la-luce-a-lightbuilding-abbiamo-visto-molto-di-piu/ https://www.rossinigroup.it/blog/la-lampada-come-elemento-che-porta-la-luce-a-lightbuilding-abbiamo-visto-molto-di-piu/#comments Thu, 29 Mar 2018 11:00:00 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1747 Reportage da una “tre giorni” a Light+Building, fiera mondiale del comparto illuminotecnico a Francoforte, dal 18 al 23 Marzo.

L’impressione che si ha visitando gli stand di Light+Building è che ormai il ciclo circadiano sia quasi una cosa passata, una tecnologia quasi scontata e portata a un livello di distribuzione quasi massificato.

A Light+Building SEDIS ha utilizzato Dinamica Q di Plexiform per presentare il nuovo fotogoniometro
A Light+Building SEDIS ha utilizzato Dinamica Q di Plexiform per presentare il nuovo fotogoniometro

Il vero futuro, il vero trend di sviluppo è l’integrazione del corpo illuminante in un ben più ampio sistema di condivisione dati.

L’apparecchio illuminante diventa così un “hotpoint”, uno snodo per veicolare informazioni, dati, abitudini di consumo degli utenti; un elemento in dialogo con altri dispositivi attraverso sistemi wi-fi e bluetooth, in una concreta applicazione dell’Internet Of Things. La luce, a questo punto, diventa quasi un accessorio, quasi un “di cui”, un elemento in più.

Ovviamente parlo di trend di sviluppo, quindi di evoluzioni che il sistema luce e il comparto illuminotecnico vivrà nei prossimi anni, forse decenni, prima che questa tecnologia sia massificata. Ma l’evoluzione tecnologica e la sua applicazione non sono uno studio sulla carta o uno sviluppo a venire, bensì qualcosa di concreto.

L’human centric lighting, la luce incentrata sul bisogno umano e della persona, è ormai un concetto acquisito. Zumtobel lo prova applicando questi studi a diversi campi: non solo nell’ufficio, ma anche nell’industria, nel retail e negli spazi pubblici, perché in fondo l’essere umano è presente e vive tutti questi ambienti.

L’azienda austriaca, leader del settore, presenta così alcuni prodotti, relative analisi e ricerche condotte in un centro commerciale francese, o in uno spazio pubblico austriaco, dove la luce diventa quindi uno strumento, un mezzo per veicolare altre informazioni.

Light Experience by iGuzzini
Light Experience by iGuzzini

In un caso “influisce” sulle abitudini di comportamento dei clienti (valorizzando le promozioni e le convenzioni che il cliente trova nel punto vendita, portandolo infine ad acquistare di più), nell’altro la luce si adegua alla situazione contingente e influenza così le abitudini comportamentali; nello specifico, per combattere il vandalismo notturno i lampioni stradali all’aumentare del rumore e del disturbo, aumentano la luminosità infastidendo i vandali e costringendoli ad allontanarsi.

Ma non è solo Zumtobel ad aver interpretato e dettato i trend alla recente fiera tedesca. Sullo stesso tema anche Philips ha detto la sua, ma pure l’italianissima iGuzzini racconta la luce come strumento per servizi legati alla connettività. Per citare il comunicato stampa, push notifications, indoor positioning e space management… e non si direbbe proprio che “si stia parlando italiano!”.
Dall’intelligence of Things all’Intelligence of Light insomma.

Non applica questi concetti l’altra piccola ed emergente, ma osservata speciale, realtà italiana che è Coelux. Dopo aver presentato nel 2016 la lampada che imita al sole (e non parliamo solo di resa cromatica, ma proprio di pannello a soffitto che ricalca una finestra con tanto di luce solare e persino abbagliamento ed effetto di ombra sul pavimento) Coelux quest’anno presenta la luna.

Moon by Coleux
Moon by Coleux

Un’esperienza davvero mistica. Sarà perché in fiera si sta 9-10 ore chiusi dentro gli spazi espositivi, senza alcun contatto con la luce e l’aria esterna, sarà perché si è immersi nella “sovraesposizione illuminante” degli stand, sarà perché la fiera ha una matrice molto tecnica a discapito talvolta dell’estetica e del tema decorativo, ma in questa stanza buia con installato il prodotto Moon si respira vera poesia.

Luna ricreata in tutte le sue sfaccettature, quindi se dobbiamo sognare ad occhi aperti facciamolo in grande: la notte è di quelle senza una nuvola in cielo, di luna piena e brillante, ed è davvero incredibile come quel prodotto (che diventa parte integrante del soffitto), renda la profondità del cielo reale. Insomma più vero del vero!

Parlando di luce solare non si può non citare anche la partnership tra Toshiba e Seoul nello sviluppo della nuova

Sunlike Technology
Sunlike Technology

Sunlike Technology che, come dice il nome, altro non è che un nuovo LED che cerca di ricreare la luce solare.

Non sto a tediarvi con temi iper-tecnici quali il CRI, l’R9 o addirittura la loro ulteriore evoluzione del TM30, sappiate solo che un nuovo LED è in arrivo, con picchi di blu diminuiti al minimo (il LED infatti nasce da un’emissione di luce blu), sempre per controllare il ciclo circadiano, avere una resa dei colori più fedele al vero, quindi alla luce solare, e infine anche una migliore definizione dei dettagli.

Perché in fondo lo sappiamo, e non basteranno le prossime 20 edizioni di Light+Building a smentirlo: la luce migliore rimane e rimarrà sempre quella del sole.

Tante altre le suggestioni vissute e le ispirazioni raccolte: dal nastro conduttore ed elettrificato (anche qui altissimo picco di genialità e di poesia) della Endless di Davide Groppi, agli elementi chiave del mondo office – fonoassorbenza, controllo della luminosità, ma anche passaggio dati e info sulla postazione di lavoro – alla luce portatile sempre e dovunque, al mattone di luce di Simes (non illuminerà molto ma anche qui, idea incredibile), allo spettacolo illuminotecnico, quasi pirotecnico della Light Experience di iGuzzini. Ce n’è davvero per tutti i gusti.

Infine, sarò campanilista… ma trovo che una conclusione sia d’obbligo: saranno bravi questi tedeschi, saranno super-tecniche queste fiere (e davvero dettano legge in termini di sviluppo tecnologico) ma i veri trend di gusto ed estetica si vedono da noi a Milano. Appuntamento quindi ad Euroluce 2019.

Noi ci saremo. E voi?

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Cronaca da Euroshop, la fiera del comparto retail a Dusseldorf https://www.rossinigroup.it/blog/cronaca-da-euroshop-la-fiera-del-comparto-retail-a-dusseldorf/ https://www.rossinigroup.it/blog/cronaca-da-euroshop-la-fiera-del-comparto-retail-a-dusseldorf/#comments Thu, 30 Mar 2017 13:29:39 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1432 Si è tenuta a inizio Marzo in quel di Dusseldorf la fiera Euroshop, manifestazione internazionale dedicata al retail, quindi al settore arredo negozi e visual merchandising in ogni suo ambito e aspetto. Noi ci siamo stati, ovviamente con una particolare attenzione al mondo dell’illuminazione, e vi raccontiamo qualche trend e novità del mercato.

È sempre utile visitare le fiere più importanti del nostro settore, anche quando non ne facciamo parte. La fiera Euroshop, giunta alla sua diciannovesima edizione con una cadenza triennale, festeggiava i suoi 50 anni (portati benissimo). Una fiera che attrae un pubblico internazionale con un’altissima percentuale di decision maker del settore retail, oltre ad architetti, progettisti, designer e general contractor. Con una superficie totale espositiva di 127.000 mq, in cui hanno esposto più di 2.300 aziende provenienti da oltre 60 nazioni, gli ambiti dell’esposizione erano organizzati nelle categorie dallo Shopfitting e Store design, Pop Marketing, Expo & Event Marketing, Visual Merchandising, Food Tech & Energy Management, Retail Technology e ovviamente illuminazione.
Alla luce era dedicato un padiglione e mezzo, una nuova formula rispetto a quella degli anni precedenti, che vedeva il comparto luce disseminato per tutta la fiera. Un’esposizione decisamente più comoda e agevole per il visitatore, che poteva concentrare la visita alla fiera nelle aree di stretto interesse.

Se si parla di retail l’obiettivo oggi è quello di fornire negozi con personalità, veri, vivi, su misura e spesso unici: nei negozi sono spesso inseriti oggetti d’arte, si predilige l’uso di materiali naturali e di riciclo e si arriva anche ad offrire altri prodotti e servizi all’interno del punto vendita, allargandone il ruolo e la fruizione. La visita ad un negozio deve diventare innanzitutto un’esperienza: la narrazione e l’emozione entrano di diritto nella scelta delle soluzioni da adottare, nella decisione sui prodotti da esporre o sui concetti che un negozio (o una marca) vogliono trasmettere. Anche la luce ovviamente concorre a questo effetto e allo scopo primario dei punti vendita: far comprare.

In tema Retail, vogliamo condividere con voi due recenti progetti Plexiform: per l’Expert City di Cesano Maderno è stato utilizzato Trado, mentre per illuminare i prodotti di Sua Maestà Shoes, a Busca, ci è sembrata perfetta Futura nella variante sospensione. Li trovate nella gallery dopo il foto reportage di Euroshop!
L’ambito retail è un settore in crescita e in espansione per il comparto arredo – illuminazione, ma certamente non è uscito indenne dalla crisi e in particolare dalla concorrenza dell’e-commerce. Uno degli argomenti clou della manifestazione è stato sicuramente l’incontro/scontro con la tecnologia. Da un lato le armi ed espedienti di cui deve dotarsi un punto vendita per essere sempre più attrattivo e per vincere la concorrenza degli shop online; dall’altra l’integrazione, proprio all’interno del negozio, della tecnologia attraverso la digitalizzazione del processo d’acquisto o la luce digitale, per esempio. Sempre più vediamo il connubio e l’incontro tra luce e tecnologia. Da un lato sistemi di controllo della luce, come il sistema DALI e la domotica, dall’altro l’internet of things che ormai è una realtà che è entrata a far parte della nostra vita.

Quanto la luce possa influire nei processi d’acquisto è stato studiato e analizzato anche da un dipartimento di Zumtobel group, con una ricerca dal titolo Limbic Lighting. La ricerca, effettuata con la collaborazione di un’azienda di abbigliamento tedesca che si è prestata ad analizzare il comportamento dei suoi clienti presso i propri punti vendita, ha portato alla dimostrazione che la luce può influire sul processo d’acquisto di un consumatore. Creando diversi tipi di illuminazione all’interno degli showroom, si è indagato su quali sono i parametri della luce che hanno più effetto e su quali scenari luminosi risultino più efficaci a livello emotivo, a seconda di diverse tipologie di clienti. È emerso fra l’altro che bastano modifiche anche minime degli scenari, quasi impercettibili, per provocare reazioni assai differenti tra loro. E soprattutto che a diverse tipologie di consumatori si associano diversi progetti illuminotecnici. Luce, quindi, su misura per il cliente o la categoria di consumatori a cui si rivolge un brand.

Altro tema legato alla luce e al suo sviluppo in ambito tecnologico è l’IoT
, internet of things. Ovvero la possibilità di regolare gli apparecchi di illuminazione in considerazione della luce esterna. A momenti differenti della giornata (e quindi esigenze fisiche differenti delle persone) corrispondono diverse tipologie di luce. Si varia l’intensità dell’illuminazione o la tonalità di colore, prediligendo ad esempio una tonalità di luce fredda la mattina oppure una luce più soffusa e calda verso pomeriggio/sera. Particolarmente importanti, in ambito retail, sono gli studi sulla tonalità della luce e la resa del colore (indicata sugli apparecchi dal valore CRI, colour rendering index). Diverse aziende hanno presentato stand e allestimenti molto colorati, mostrando come talvolta persino con lo stesso apparecchio si possono creare scenografie di luce differenti, ottenendo effetti diversi sulla merce esposta. È il caso del bianco dinamico, ovvero la possibilità di miscelare diversi diodi all’interno del LED (quindi all’interno dello stesso apparecchio) e modularne la potenza, ottenendo così luce calda o fredda a seconda dell’esigenza specifica. Luce su misura, quindi, in tutti gli ambiti, per tutti i momenti della giornata e per tutte le tipologie di consumatore. La possiamo chiamare forse luce liquida?

 

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La luce si fa pittura. La pittura si fa luce. https://www.rossinigroup.it/blog/la-luce-si-fa-pittura-la-pittura-si-fa-luce/ https://www.rossinigroup.it/blog/la-luce-si-fa-pittura-la-pittura-si-fa-luce/#comments Fri, 03 Feb 2017 09:41:06 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1388 Giovedì 19 Gennaio presso lo showroom Overlite si è inaugurata la mostra di Domenico David “A basso voltaggio,” a cura della Galleria Antonio Battaglia. L’inaugurazione è stata l’occasione per instaurare un dialogo sul ruolo della luce in pittura e sullo scambio tra arte figurativa e illuminotecnica. Nelle opere di David, infatti, la luce diventa determinante nella rivelazione di tutte le forme e la ricerca artistica del pittore è volta alla riscoperta della centralità della luce che, come ha raccontato nel suo intervento, viene ancora prima del colore.

La scelta dello showroom Overlite (parte di RossiniGroup) come location per il vernissage non è casuale. Con una superficie complessiva di 1400 mq e oltre 60 marchi d’illuminazione trattati è un’esposizione unica in città; il partner ideale per illuminare in modo adeguato le opere di Domenico David. E parlando di illuminazione e arte, spazi espositivi, quale miglior brand se non ERCO, uno dei leader di settore (tra gli altri progetti firmati dal brand tedesco citiamo il Duomo di Milano, la galleria degli Uffizi a Firenze e i Fori imperiali a Roma).

Da un lato, quindi, la luce in pittura: Domenico David racconta come la luce sia sempre stata fondamentale nell’arte figurativa. Con un excursus storico davvero interessante illustra, ad una platea incuriosita e interessata, il ruolo della luce dentro al quadro stesso, espresso dai colori e dalle pennellate sulla tela: da Giotto a Caravaggio, passando da Leonardo, Rembrandt per arrivare fino a Rothko. E osservando le sue opere, dove le forme sono astratte e sono fondamentalmente volumi di colore, il riferimento a Rothko emerge in modo chiaro e immediato. Ma David, da bravo professore qual è (è docente all’Accademia di Belle Arti di Brera), introduce anche il tema della luce in filosofia o anche semplicemente nella lingua italiana. Dal mito della caverna di Platone, al concetto di “fare luce” ovvero entrare, scoprire, svelare e rivelare la verità: perché prima del colore viene la luce e infine anche l’occhio umano che è lì a percepire non solo i colori, ma anche l’ombra.

Le opere di David sono illuminate nello showroom in modo magistrale da ERCO, azienda tedesca fondata nel 1934, che ha fatto dell’illuminotecnica la sua ragione d’essere. Come ci racconta Massimiliano Scaletti, responsabile tecnico dell’azienda nella sua sede italiana, la luce non è solo materia emotiva, ma è innanzitutto una scienza, una pratica che necessita studio e tecnica. Illuminare uno spazio espositivo o un’opera d’arte richiede il connubio tra il prodotto adeguato e la giusta progettazione, come può essere quella a cura del personale tecnico di Overlite in collaborazione con lo studio progettazione di ERCO. Le opere di David esposte sono illuminate attraverso alcuni proiettori a binario usati anche per l’illuminazione dell’interno del Duomo, prodotti che esaltano e fanno risaltare i giochi di luce e colore presenti sulle tele, facendo emergere anche le pennellate presenti sullo sfondo e dando una vera matericità e presenza quasi fisica e tridimensionale ai volumi dipinti su una superficie bidimensionale. Scaletti espone quindi le coordinate tecniche per valutare un prodotto illuminotecnico, coordinate che sono dettate anche dall’effetto che si vuole ottenere o dalle richieste della committenza. Elementi come la temperatura colore del LED, il fascio di apertura del flusso luminoso o l’utilizzo di accessori come i sagomatori per dare un’illuminazione quasi teatrale e maggiormente concentrata su alcuni dettagli. Spesso i progetti meglio riusciti sono frutto della collaborazione tra la progettazione e il lighting designer, come il caso dei Fori Imperiali dove a firmare il progetto c’erano niente meno che Francesca e Vittorio Storaro (tre volte premio Oscar). L’intervento si conclude con una carrellata sui progetti realizzati da Erco, non solo in ambito artistico (ci sono anche residenze private o spazi legati al retail come Apple store).

 

Le opere sono in mostra (e in vendita) presso lo showroom Overlite fino al 27 Febbraio. Da non perdere per chi desidera vivere la luce che si fa pittura e la pittura che si fa luce.

 

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LIGHT+BUILDING, il nostro reportage. https://www.rossinigroup.it/blog/lightbuilding-il-nostro-reportage/ https://www.rossinigroup.it/blog/lightbuilding-il-nostro-reportage/#comments Mon, 09 May 2016 14:17:36 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1272 La partecipazione ad una Fiera necessita sempre di un periodo di decompressione, che porta alla corretta valutazione delle attività intraprese durante l’evento. Di tempo ne è passato, ma ci piace ripercorrere oggi con voi ciò che è stata la nostra presenza alla Fiera ormai accreditata da anni come la più importante nel comparto illuminotecnico: Light+Building di Francoforte.

Tra i 2.589 espositori c’eravamo anche noi con la nostra squadra. Ok, non tutti i 216.000 visitatori saranno passati dal nostro stand, ma di sicuro al booth C88, padiglione 5.1 c’è stato un bell’andirivieni. Per noi la percezione è sicuramente positiva: abbiamo ricevuto tantissime visite, addirittura in aumento rispetto alla passata edizione, e un feedback positivo per le novità di prodotto, che quest’anno erano davvero tante. I nuovi modelli 929MILANO firmati da Chiaramonte Marin, Andrea Lazzari, Stefano Valente e Federica Suman, hanno catturato l’attenzione non solo per l’impatto estetico, ma perché davvero sembravano rappresentare una sorta di “punto a capo” nel mare magnum della creatività. Ma anche nel comparto tecnico, lato Plexiform, abbiamo condiviso un importante consenso di pubblico e critica, specialmente per l’ottimo comfort visivo di Sistema9, la linea architettonica di Eiffel e la luce al cubo di Dinamica Q.

Certamente saranno i numeri – e il tempo – a fornirci una fotografia più precisa sull’argomento; e magari ci sarà qualche spunto di riflessione in più sul significato di una Fiera specializzata oggi, in un mondo sempre più digitale.

Ma questa è un’altra storia, e ve la racconteremo un’altra volta.

 

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Come sopravvivere a Light+Building https://www.rossinigroup.it/blog/come-sopravvivere-a-lightbuilding/ https://www.rossinigroup.it/blog/come-sopravvivere-a-lightbuilding/#comments Wed, 30 Mar 2016 09:17:41 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1233 Se sei responsabile marketing di un’azienda e ti stai preparando ad una fiera del settore, anzi per essere più precisa ti stai preparando ALLA fiera, quella più importante dell’ambito, a livello internazionale. Quella che si verifica ogni due anni, che è un palcoscenico ed una vetrina mondiale, un’occasione imperdibile, di quelle da non bucare. Un investimento di tempo, risorse (umane ed economiche), una deadline fondamentale entro la quale presentare anche i nuovi prodotti, arrivare con la brochure delle news fatta e finita (e impaginata e lucidata e digitalizzata). E magari arrivarci anche…. Viva.

Se affronti tutto ciò, sai che il percorso di avvicinamento non è facile. Lo hai imparato sulla tua pelle con qualche anno di esperienza. Il percorso è impervio, ricco di imprevisti, contrattempi, difficoltà. Il periodo di avvicinamento è lungo (la data rossa lampeggia sul calendario del tuo iPhone da mesi) e inizia molto prima del primo giorno di fiera, ma al contempo sembra cortissimo, con il giorno del debutto che si avvicina a gran carriera e con le cose ancora da completare che sembrano un milione.

E si arriva al giorno precedente il debutto, quando sei già sullo stand. E ancora quella lampada sembra montata storta. E quell’altra addirittura ancora non è stata montata. E mancano gli sgabelli in reception. E dove avevamo messo le chiavette USB che domani dobbiamo dare ai clienti? E quelle lampadine in quella sfera in vetro non ci stanno. E mica ci siamo dimenticati i biscottini, da dare insieme al caffè? La fiera è tutto questo. È luce, è prodotto. Sono lampade, sono LED, ma è fatta anche di gadegt, di caramelle, di pacchetti di grana e salame messi con cura sottovuoto e portati rigorosamente dall’Italia (che si sa, il cibo tedesco non si può mica tollerare in uno stand tutto made in Italy). È fatta di uomini, di braccia, di mani che intrecciano cavi e sospendono fili.

Il giorno prima dell’inizio, intorno al tuo stand, sembra essere ancora tutto in alto mare. Iniziano solo nel tardo pomeriggio a posare la moquette negli spazi comuni della fiera. E tutto intorno vedi ancora carte, cartoni, cartacce. E poi, come per magia, il giorno dopo tutto splende ed è lucente. Alle 9 per l’apertura è tutto pulito e in ordine. Lo stand è perfetto (e se c’è qualcosa che non va probabilmente sei solo tu a saperlo). I tuoi commerciali sono freschi e sorridenti, pronti ad accogliere potenziali clienti con un sorriso smagliante (nonostante anche loro si siano sporcati le mani il giorno prima ed erano lì ad imprecare quanto te). E tu sei lì a goderti quello spettacolo. Poco importa se le unghie laccate di rosso prima di partire siano già scheggiate o rovinate o che la piega del parrucchiere sia già storta e moscia. Poco importa se sono solo le 9 del primo giorno e sei già stanca come se fosse l’ultimo, in fase di smantellamento e chiusura. Poco importa se tutto non è andato come preventivato (perché c’è mai qualcosa che vada secondo i piani??). Tutto questo – e molto altro – è la fiera della luce, è Light+Building 2016. Ed è stato bello farne parte.

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Amsterdam Light Festival https://www.rossinigroup.it/blog/amsterdam-light-festival/ https://www.rossinigroup.it/blog/amsterdam-light-festival/#comments Thu, 19 Nov 2015 16:00:21 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=1071 Dal 28 novembre fino a dicembre e gennaio 2016 torna Amsterdam Light Festival: luci accese sui canali del magnifico centro storico e poi mostre, eventi e installazioni, da non perdere! Dedicato al tema “Una città brillante”, la nuova edizione del festival propone – fra l’altro – una crociera lungo i canali (Water Colours) e un itinerario a piedi (Illuminade) per scoprire la spettacolare selezione di opere luminose scelte per quest’anno. Sono previste numerose attività in musei, teatri, ristoranti, negozi e in altri punti di Amsterdam.

Qui il programma: amsterdamlightfestival.com

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Uno dei nostri guru a Bari e Venezia. E’ Brian Eno. https://www.rossinigroup.it/blog/994/ https://www.rossinigroup.it/blog/994/#comments Thu, 22 Oct 2015 15:20:53 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=994 Brian Eno, artista multimediale che da sempre mescola luce e suono, sarà al Medimex di Bari con un’opera dove la luce è suonata come musica visiva.Light paintings è anche un modo per ripensare il rapporto tra spettatore e video, superando la fissità dello spettatore che generalmente caratterizza la fruizione artistica. Sino a quando lo schermo sarà considerato solo un’estensione di film o tv, il futuro potrà riservarci esclusivamente un crescente livello di isteria. Invece a me – spiega Eno – interessa rompere il rigido rapporto tra spettatore e video: fare in modo che il primo non rimanga più seduto, ma osservi lo schermo come si ammira un dipinto”. Brian Eno è il padre della “ambient music” e le sue installazioni dimostrano, pur evolvendosi nel tempo, una forte matrice sensoriale dove il rapporto fra luce, suono e spazio genera una concezione unica, originale. Ricordiamo la curiosità suscitata dalle sue prime installazioni che, intorno agli anni Ottanta, approdavano in Italia senza l’ausilio dell’odierna tecnologia, eppure così coinvolgenti; magari realizzate all’interno di una chiesa sconsacrata, che grazie a lui ritrovava un fascino interiore e davvero spirituale. Anche attraverso numerose collaborazioni creative, questo artista vero non ha mai smesso di cercare, sperimentare, inventare. Per Eno la creatività è uno stato mentale fluido, evidentemente, e noi saremo ben felici di ammirare un’altra sua opera in occasione de La Biennale di Venezia, fino al 22 novembre a Palazzo Pisani, con “The Sound of Creation”, sound paintings by Beezy Bailey and Brian Eno.

Bari / Medimex – 29, 30, 31 ottobre 2015 – presso il Teatro Margherita.

Venezia / Biennale, Palazzo Pisani, fino al 22 novembre.

 

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Quando il digitale illumina l’arte, ad arte. https://www.rossinigroup.it/blog/950/ https://www.rossinigroup.it/blog/950/#comments Tue, 22 Sep 2015 07:50:00 +0000 https://rossinigroup.it/blog/?p=950 Il 4 e 5 settembre si è tenuto a Messina il Kernel Festival, un evento internazionale dedicato alla promozione dei linguaggi artistici che utilizzano le nuove tecnologie. La città ha visto prender vita il Duomo in uno spettacolo mozzafiato dove il “mapping” ha trasformato la facciata in un luminoso gioiello animato in notturna.

Sul sito kernelfestival.net si legge: “Kernel si propone come vettore di nuove sinergie multi-disciplinari tra musica elettronica e sound design, audiovisual mapping, architettura effimera, arte digitale e interattiva.

Il progetto Kernel si costituisce come piattaforma di connessione, continua e dinamica, volta ad offrire opportunità di incontro e scambio tra pubblico, talenti emergenti e artisti internazionalmente già affermati. Nell’ottica di offrire agli artisti numerose opportunità di mostrare il proprio lavoro al pubblico, ed a quest’ultimo di apprezzare ricerche, progetti e lavori da tutto il mondo, Kernel si propone in diverse declinazioni, eventi strutturalmente diversi ma complementari.”

Noi non possiamo che rimanerne affascinati, mentre attendiamo con ansia il prossimo spettacolo (perché di spettacolo si tratta) il 25 e 26 settembre a Desio, in Brianza: Il Barbiere di Siviglia interpretato dalla Giovanni Falzone Contemporary Orchestra presso Villa Tittoni. “Una reinterpretazione del classico in cui le video proiezioni, generate in tempo reale, danno vita insieme alla musica, ad un evento multimediale coinvolgente e spettacolare.”

Come non considerare arte la capacità di progettare un nuovo modo di coinvolgere ed emozionare? Solo così è possibile avvicinare il pubblico, anche il più giovane, alla musica classica ma anche al teatro, alla tecnologia e alla fotografia, alla scenografia e al suono… un’esplosione di emozioni e di vita che – ancora una volta – la luce contribuisce a creare e a diffondere, democraticamente, in modo trasversale… dagli otto agli ottant’anni. Perché anche a Rossini piace Rossini (Gioachino ovviamente)!

kernelfestival.net

youtube.com

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